PROFONDI PIACERI SOPPRESSI
“Anche colui che oggi abita nella più fredda metropoli, per quanto profondamente suggestionato e ipnotizzato possa essere dalle realizzazioni dell’astrazione e della costruzione di strumenti, trae ancora i suoi piaceri più profondi dalle attività più semplici ed ancestrali: mangia, fa all’amore e partecipa a feste in cui può ridere, ballare, fare smorfie e pettegolezzi. Quando va in vacanza, sale sulla sua auto e, strappando per qualche giorno al mondo dei manufatti più incredibili e formidabili, va a cercare le foreste, i monti o la riva del mare, dove può far rivivere il suo passato nella ricerca di attività semplici e spartane come camminare, arrampicarsi, nuotare nell’acqua fredda, spesso in un contesto egualitario in cui i simboli di status per cui lotta faticosamente tutto l’anno sono soppressi o ridotti, fino alla nudità sulla spiaggia.
[…] visto oggettivamente, c’è qualcosa di bizzarramente ironico nel superare a volo migliaia di chilometri su una macchina che costa decine di milioni e dotata di incredibili comfort soltanto per dormire male in una tenda, mangiare cibo in scatola e passare qualche mattina alla ricerca di conchiglie in una caletta sabbiosa.”
Michele Vignodelli
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