DEUMANIZZARE PER NORMALIZZARE

Foto pubblicata su “Life” nel 1944.

Natalie Nickerson scrive al fidanzato impegnato sul fronte del pacifico per ringraziarlo di averle inviato il teschio di un soldato giapponese, ovvero di “una scimmia” secondo la propaganda americana dell’epoca.

“Nella storia della nostra specie deumanizzare serve a pensare l’altro essere umano incompleto, animale, oggetto. Serve a compiere su di lui azioni inaccettabili in un contesto normale”.
Chiara Volpato

Non è certo meno grave il fatto che paragonare una persona a un animale voglia dire in qualche modo degradarla, nessun animale ha mai raggiunto i livelli di crudeltà che ha raggiunto l’uomo moderno.

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