POSSO OFFRIRTI UN TÈ ?
“Attraversando la terra, questa casa del tè gratuito coltiva comunità, salute, pace, sostenibilità e la genuina interazione fra le persone. L’obiettivo è riunire persone diverse fra loro, facilitare il loro sentirsi interdipendenti, il loro essere d’ispirazione le une alle altre, portando avanti una piccola rivoluzione nonviolenta, una tazza di tè alla volta”.
Già, una tazza di tè alla volta. Di nuovo, niente di speciale, nessuna invenzione straordinaria, stiamo parlando soltanto di uno dei rituali più diffusi del mondo. In America del Sud, nella vecchia Europa, nel medio e nell’estremo Oriente, da centinaia di anni, le persone si riuniscono intorno ad una tazza di tè. C’è però un fatto che distingue il tè servito da Giuseppe Spadafora, in arte Giusepi, o meglio son tre i fatti: il dove, il come, il perché. Dove? Sulle strade del Nord America (meno avvezze al verde infuso), a bordo della sua Edna Lu, un vecchio scuola bus trasformato in casa del tè. Come? Offrendolo a chiunque, gratuitamente, nel pieno spirito dell’economia del dono. Perché? Perché ce n’è davvero bisogno. Per aiutare le persone a rallentare, a rendersi conto che le cose possono essere offerte e che ognuno ha tanto da offrire. Per introdurre nel cuore del capitalismo cellule di economia del dono, ma anche concetti come la sostenibilità, la permacultura, il metodo del consenso, il DIY DIT (“fai da te” e “fallo insieme agli altri”) ovvero il riappropriarsi della propria capacità di intervenire direttamente sui propri desideri, necessità, sogni… E che bel sogno è quello di Giusepi e del suo free tea party.
Visitate il suo sito, il suo blog, dedicatevi del tempo per osservare i suoi video, insieme all’aroma del tè respirerete un profumo di riscoperta convivialità. Quand’è stata l’ultima volta che vi siete fermati a conversare con dei perfetti sconosciuti sorseggiando questa buona bevanda calda, senza doverla pagare, senza dover “approcciare” qualcuno al pub, solo per il gusto dell’incontro? Forse non incontrerete più le persone che avete conosciuto, ma il calore di quella piccola comunità riunita nel lento sorseggiare, nel recitare una poesia, nel cantare una canzone, nel progettare un mondo migliore, potrebbe restare con voi per sempre. Dal 2008 Giusepi ha offerto oltre 20.000 tazze di tè, sulle strade, nelle piazze, nelle scuole, in tanti festival ed eventi.
La sua rivoluzione calorosa ha ispirato Shana, ed il suo tea bus Toto, Owen con il suo classic van VW… E Sarah, che offre una vera e propria cerimonia del tè ai passanti di Seattle, o Lily, un’australiana che invece lo offre ai piedi della propria bicicletta sulle strade del mondo. Ognuno di loro regala a chi incontra, il piacere di esserci. Il CommuniTea in Canada si rivolge nello stesso spirito alle comunità locali, che al di là di quelle virtuali, hanno sempre minori occasioni di socializzare. Steve Baker ogni giorno alle 16 invita degli sconosciuti per tre tazze di tè; in tanti paesi del Sud America, Courtney e Matt preferiscono invece l’ora della prima colazione, per sperimentare l’economia del dono con le altre persone. Come vedete, e come vedrete esplorando i tanti link qui sotto (ahinoi sempre in inglese) di storie da scoprire e di spunti dai quali partire ce ne sono proprio tanti. Forse, adesso, non vi resta che mettere a bollire l’acqua…
Tratto da: 33! L’economia che fa cantare di gioia
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